“Assurdo è il racconto dell’origine del Basilisco dall’uovo di un gallo vecchio, o anche di nove anni col ministero di un rospo orribile, che si fa comparire incubo. Dicono, che quest’uovo non ha guscio, ma solo una belle, o membrana durissima. Dicono, che il gallo allor produce quest’uovo, quando fatto incapace al coito, ritiene in se tutta la sua sostanza, che si coagula, e s’indura in una massa di tal forma. Dicono, che quest’uovo dev’essere messo nel letame copioso, e fumante. Dicono.. insomma dicono mille pazzie.“
Cercando fonti per il nostro libro sugli animali fantastici d’Italia, ci siamo imbattuti in questo strampalato testo di fine ‘700:
L’autore si dimostra molto scettico nei confronti delle credenze popolari, ma offre un’interessante interpretazione alchemica di questa creatura immaginaria:
“Ermete Trismegisto insegna ne’ suoi libri, che dall’uovo di un gallo nell’utero, ossia nel letame, che è quanto dire nella fede del calore, si genera un regolo, ossia un Basilisco, giacchè ella sa, che queste due parole riduconsi ad un tale significato. Ma Ermete non si è mai sognato di parlare dell’uovo di un gallo in senso naturale, e molto meno poi di un Basilisco, o regolo serpente, come fu inteso dal volgo; bensì volle indicare l’Elixir chimico, la trasmutazione dei metalli, e la loro riduzione a regolo.“