L’Abruzzo è ricco di tesori leggendari, sepolti in luoghi irraggiungibili, oppure nascosti nelle profondità di lunghe e tortuose caverne…
Uno di questi tesori si troverebbe proprio in una grotta, da qualche parte sul monte Pallano. Ma non è così facile recuperarlo: la spedizione speleologica è faticosa e irta di pericoli, ma come se non bastasse a guardia dell’oro c’è un pericoloso mostro.
Un rospo gigantesco! Già questo basterebbe a spaventare l’incauto cacciatore di tesori… Ma per essere sicuri, il rospone ha pensato bene di armarsi di pistola. Persino i mostri si tengono al passo coi tempi!
Ovviamente non è una pistola normale. Quando l’incauto avventuriero prova ad afferrare una manciata d’oro, il rospo spara un colpo: dall’arma esce un fumo magico, che riempie la grotta e fa perdere la via al cercatore di tesori. Il fumo scompare solo quando si rinuncia al bottino, rimettendo l’oro al suo posto: così l’eroe di turno avrà salva la vita, ma tornerà al paese con le tasche vuote.
(La leggenda del rospo pistolero è riportata da Gennaro Finamore nel secondo volume dell’Archivio per lo studio delle tradizioni popolari – 1882)